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RITROVAMENTO NUMERO: 11
Ubicazione: Piazza della Repubblica, Firenze
Tipologia di ritrovamento: Luogo ad uso pubblico 
Precisazione tipologica: Foro 
Definizione: Foro 
Descrizione breve:
Foro della colonia romana, ampliato in età adrianea e caratterizzato da un’ampia platea circondata da portici ed edifici monumentali; mantenne le sue prerogative di area pubblica anche in età altomedievale.
 
   
Cronologia Inizio: Età Romana Fine  I secolo a.C.
Cronologia Fine: Età Romana    
   
Data Compilazione: 30/06/2005 
Link alla Mappa:  
Durante la prima fase della colonia il foro era costituito da una piazza rettangolare lunga 92 metri e larga circa 44, pavimentato in terra battuta o pietra. Probabilmente in età adrianea il foro fu pavimentato in marmo lunense, rialzato di circa 50-60 cm, ed ampliato rispetto al foro precedente; sul lato settentrionale era limitato da un muro posto a tergo di un porticato che dava sul decumano (via Tosinghi-via della Nave). Dai cardi, si salivano alcuni bassi gradini in pietra per accedere prima al porticato, poi al piano marmoreo del foro. A meridione, percorrendo il cardo massimo, si attraversava un arco monumentale e dopo circa 35 metri si giungeva al foro. In corrispondenza del cardo massimo, all’interno del foro, vi doveva essere un porticato ed altri edifici atti ad ospitare statue e monumenti, posti anche all’ingresso meridionale alla piazza. Sul lato occidentale vi era il tempio capitolino ed un’esedra monumentale che impediva (o restringeva) il passaggio della strada. È chiaro che il foro aveva i maggiori e ‘monumentali’ ingressi da Sud e da Nord: doveva essere largo circa 61 metri, mentre la sua lunghezza esatta non è conosciuta; tuttavia, furono trovate lastre di marmo della pavimentazione anche ad est di via dei Cardinali, 111 metri ad oriente del tempio capitolino. Il foro d’epoca adrianea, quindi, doveva occupare lo spazio di due insulae, con monumenti e porticati che prolungavano, all’interno della piazza, il percorso del cardo massimo. L’accesso doveva essere riservato solo ai pedoni e vietato ai carri che non potevano attraversare i gradini perimetrali. Le indagini dell’ XIX secolo attestano un lungo utilizzo della pavimentazione marmorea, restaurata in epoca imprecisabile con “lastre di compenso di varia misura” (CORINTI 1976: n. 67). Tuttavia, non è possibile datare con precisione queste riparazioni e, l’attribuzione ad epoca Bizantina, riportata da più Autori (MIRANDOLA 1999: 67; WHICKAM 2006: 651; CHRISTIE 2006: 215), non pare aver nessun riscontro nelle fonti (CANTINI 2007: 257; SCAMPOLI 2007a: 83- nt. 77). L’area mantenne evidentemente la sua funzione di spazio pubblico e commerciale per tutto l’alto Medioevo, come testimoniano i documenti di X e XI secolo, che la chiamano mercatum regis o forum vetus e dopo la creazione del mercato nuovo attestato dall’XI secolo (MIRANDOLA 1999: 69).
Rif. bibliografico Bibliografia Pagine  
ASAT 1992
ASAT, 1992, Atlante dei Siti Archeologici della Toscana, Roma.
138-139  
LOPES PEGNA 1962
LOPES PEGNA M., 1962, Firenze dalle origini al Medioevo, Firenze.
83-87  
MAETZKE 1941
MAETZKE G., 1941, Florentia, Roma, 1941
47-49  
MIRANDOLA 1999
MIRANDOLA R., 1999, Firenze, in GELICHI S. (a cura di), 1999, Archeologia urbana in Toscana. La città altomedievale, Padova, pp.59-72.
67, 69  
 

 

Credits

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