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RITROVAMENTO NUMERO: 112
Ubicazione: Piazza di Santa Felicita/Chiesa di S. Felicita, Firenze
Tipologia di ritrovamento: Area Ad Uso Funerario 
Precisazione tipologica: Sepolture 
Definizione: Area cimiteriale/Sepolture 
Descrizione breve:
Area cimiteriale all'interno ed intorno alla basilica paleocristiana di S.Felicita. Ritrovamento di importanti epigrafi funerarie.
 
   
Cronologia Inizio: Età Romana Fine  IV secolo d.C.
Cronologia Fine: Età Medievale   VII secolo d.C.
   
Data Compilazione: 25/07/2005 
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All'interno ed intorno alla basilica paleocristiana di S.Felicita vi era l’area cimiteriale per la comunità cristiana che ha restituito interessanti epigrafi funerarie. Le formae rinvenute presso l’entrata, all’interno della chiesa, sono di varie tipologie e tutte in costruzione con conci di pietra murati a calce, embrici e mattoni. Sopra le sepolture vi era uno strato di opus signinum sul quale era murata la lapide iscritta, che costituiva anche il pavimento della chiesa. Maetzke (1957: 302-303) le suddivise in tre tipi. Quasi tutte le tombe erano state devastate da più azioni e generalmente erano prive di corredo e di resti scheletrici. Solo presso una sepoltura fu trovato un piccolo vaso di terracotta (IBIDEM: 307-308). Una sola tomba fu trovata intatta, ma non fu scavata, probabilmente per rispetto al defunto (IBIDEM: 315): non sappiamo, quindi, se lo scheletro avesse corredo. Le formae sono databili grazie ai numerosi frammenti di epigrafi, tra i primi anni del V e la metà del VI secolo. L’epigrafe più antica indica il 1° luglio del 405 d.C. (lapide di Theoteknos, rinvenuta ancora in situ, cfr. GUNNELLA 1994: 20). L’epigrafe più recente riporta l’anno 547 d.C. ed è relativa al primicerius primi Theodosianorum numeri Macrobis, probabilmente un membro del presidio militare bizantino presente in città durante le guerre greco gotiche (su questa iscrizione e quella di Galata Anastasius, morto nel 536, cfr. CIAMPOLTRINI 1989; GUNNELLA 1994: 21; Davidsohn (1968, I:77, nt.1) dice che in base al nome, “Anastasio Galata era indubbiamente atanasiano”; il termine numeri indicava unità armate poste a presidio di centri urbani o castella, cfr. CHRISTIE 2006: 355). Tra queste due date si inseriscono tutte le altre epigrafi che attestano come il periodo di maggiore utilizzo dell’area cimiteriale sia stata la prima metà del V secolo. Quasi la metà delle lapidi appartengono a sepolture di bambini di età inferiore a 12 anni (GUNNELLA 1994: 26). Agli inizi del V secolo sembrano essere riferibili le iscrizioni di tre militari della Schola Gentilium. Si tratta di militari 'barbari', dai nomi probabilmente di provenienza germanica, impiegati nelle truppe regolari imperiali (CHRISTIE 2006:305). Le iscrizioni rinvenute sono in maggioranza in latino, ma vi è anche un gruppo particolarmente omogeneo di lapidi scritte in greco, con personaggi nati in Siria. È stato ipotizzato che questi personaggi originari della Siria fossero in prevalenza commercianti, operanti in vari centri dell'Occidente e dell'Italia centro-settentrionale tramite contatti con l'oriente e la propria madre patria (GUNNELLA 1994: 27 e ss.; CANTINI 2007:257). Sopra le formae vi era uno strato cimiteriale privo di tombe in costruzione, forse databile tra la fine del VI ed il VII secolo d.C.
Rif. bibliografico Bibliografia Pagine  
GUNNELLA 1994
GUNNELLA A., 1994, Il complesso cimiteriale di S. Felicita: testimonianze di una comunità cristiana fiorentina, in BENVENUTI A., CARDINI F., GIANNARELLI E., 1994, Le radici cristiane di Firenze, Firenze, pp. 13-32.
13-32  
MAETZKE 1957
MAETZKE G., 1957, Resti di basilica cimiteriale sotto Santa Felicita, «Notizie degli Scavi», pp. 282-324.
 
 

 

Credits

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