ArcheoFi
Portale delle indagini archeologiche a Firenze

  

RITROVAMENTO NUMERO: 41
Ubicazione: Piazza del Duomo, Firenze
Tipologia di ritrovamento: Area Ad Uso Funerario 
Precisazione tipologica: Sepolture 
Definizione: Area cimiteriale/Sepolture 
Descrizione breve:
Area cimiteriale davanti alla basilica cattedrale e in uso probabilmente per tutta l’epoca medievale.
 
   
Cronologia Inizio: Età Romana   IV secolo d.C.
Cronologia Fine: Età Medievale  Inizio XV secolo 
   
Data Compilazione: 04/07/2005 
Link alla Mappa:  
La presenza di tombe nella piazza tra il Battistero di San Giovanni e il Duomo è testimoniata dalle cronache trecentesche e sappiamo che l'area cimiteriale fu smantellata nel 1388-1390. Lo scavo ha permesso di individuare con chiarezza un sepolcreto medievale, che si estende da est ad ovest per 900-1000 mq, composto da un numero di tombe calcolabile tra le 300 e le 350. Le sepolture si presentano omogenee, disposte prevalentemente in senso est-ovest, con la testa rivolta ad ovest o a nord, caratterizzate da una fossa rettangolare con le pareti rivestite da muretti di pietra e coperte da lastre di pietra non sempre conservate. Le misure variano da 1,80 a 2,05 metri di lunghezza (solo in pochi casi sono inferiori a 1,70) per 0,40-0,60 di larghezza, con una profondità di 0,40-0,50 metri. Alcune tombe, quasi esclusivamente quelle emerse nel portico antistante la chiesa, risultano rivestite con frammenti di sarcofagi e coperte con coperchi a doppio spiovente; altre sono rivestite con filari di bozzette di pietra accuratamente squadrate e legate con calce, recuperate da muri romani superstiti, oppure con lastre di pietra di 8-10 cm di spessore grossolanamente squadrate e bozzette più o meno regolari, coperte con varie lastre di pietra; infine tre tombe più ampie delle altre e poste nei livelli più alti sono rivestite in mattoni. In nessun caso le tombe hanno presentato un rivestimento del fondo, mentre in alcuni casi si è notato un rialzamento all’altezza della testa realizzato in muratura o con un laterizio. Nessuna tomba è stata ritrovata intatta e le lapidi sono state evidentemente asportate durante la soppressione del sepolcreto nel 1390. Il fitto accostamento delle sepolture fa pensare che le lapidi stesse costituissero la pavimentazione della piazza compresa tra la Basilica e il Battistero. Molte tombe hanno subito modifiche nel corso del tempo, altre riadattamenti e ampliamenti, che testimonierebbero una loro prolungata continuità d’uso. La presenza di più inumati sovrammessi in ognuna di esse fa presupporre che si trattasse di tombe familiari; inoltre l’accostamento di alcuni cadaveri all’interno della stessa tomba, talvolta separati da sottili muretti o da resti di muri romani, ha fatto pensare anche a qualche tipo di consorteria. Le sepolture erano prive di corredo, eccetto alcuni anelli in bronzo, collocabili al periodo d’uso più tardo. L’assenza anche di stratigrafie rende difficoltosa la datazione del sepolcreto, che può essere stabilita solo dallo studio tipologico delle tombe. Il tipo di costruzione si ritrova a Firenze stessa per un lungo periodo a partire dal V-VII secolo d.C. Tutte le sepolture sembra che debbano mettersi in connessione con la ristrutturazione romanica della basilica e si può quindi pensare che le prime sepolture siano quelle addossate alla facciata della chiesa, inserendosi prima di tutto nel portico e quindi estendendosi nelle altre aree disponibili. Probabilmente anche la precedente redazione della Basilica aveva un piccolo sepolcreto, sconvolto dalla successiva trasformazione della chiesa, come testimonia l’utilizzo di frammenti di sarcofagi altomedievali, casse e coperchi, usate come materiale di recupero dalle prime sepolture. Le successive avrebbero recuperato bozze dai resti di murature romane. Le tombe appoggiate alle fondazioni delle colonne “dei Pisani”, di fronte alla Porta del Pardiso, sarebbero invece posteriori al 1117, anno di posa delle colonne stesse. Le tombe a sud della chiesa sono datate fra l’XI e il XIII secolo, mentre sarcofagi romani sarebbero stati usati come “arche” da nobili personaggi fiorentini e spostati solo alla fine del XIII secolo per consentire il rivestimento marmoreo del Battistero e l’ampliamento della piazza. Il resto del sepolcreto rimase invece in uso fino alla fine del XIV secolo, come terstimoniano le tre nuove tombe in mattoni. Tra l’altro l’usanza di seppellire i defunti nel terreno adiacente la chiesa è testimoniata ancora nel XIV secolo, come indicano le delibere del comune sulla proprietà di quei terreni, non sempre rivendicato con successo, tanto che la vendita delle tombe vicino alla chiesa e al campanile avviena ancora nel 1407 e nel 1410. Molte sepolture sono state rinvenute incomplete, distrutte in antico per l’inserimento di tombe più tarde, e soprattutto dal taglio del fognone del 1878, durante il quale non è stata effettuata né una documentazione, né tanto meno una segnalazione di tombe, che senza dubbio vennero in luce.
Rif. bibliografico Bibliografia Pagine  
MAETZKE 1996
MAETZKE G., 1996, Il cimitero alto medievale e medievale, in CARDINI D. (a cura di), 1996, Il bel San Giovanni e Santa Maria del Fiore. Il centro di religioso di Firenze dal Tardo Antico al Rinascimento, Firenze., pp. 191-201
191-201  
TOKER 1975
TOKER F., 1975, Scavi nel complesso altomedievale di Santa Reparata sotto il duomo di Firenze, «Archeologia Medievale», II, pp. 161-190.
171  
 

 

Credits

Copyright 2013