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RITROVAMENTO NUMERO: 92
Ubicazione: Piazza di San Giovanni, Firenze
Tipologia di ritrovamento: Luogo ad uso pubblico 
Precisazione tipologica: Terme 
Definizione: Terme 
Descrizione breve:
Piccolo edificio termale presso la porta urbica settentrionale, sorto sopra una parte di una domus
 
   
Cronologia Inizio: Età Romana   II secolo d.C.
Cronologia Fine: Età Romana  Fine IV secolo d.C.
   
Data Compilazione: 12/07/2005 
Link alla Mappa:  
Nel corso del II secolo parte della domus sorta nel I secolo d.C. ad ovest e sotto il Battistero viene radicalmente trasformata. Alcuni muri interni vengono abbattuti; i pavimenti a mosaico della zona settentrionale vengono coperti da un vasto pavimento marmoreo e si crea un ampio salone. In questa fase l’edificio è caratterizzato da ambienti con pavimenti in cocciopesto e a mosaico; alcuni ambienti vengono rifatti su suspensurae. Si tratta di un piccolo edificio termale che sorge a ridosso della porta urbana settentrionale. Presso l'ambiente 11 (furnus?) vennero rinvenute monete di IV secolo. È utile riportare i rapporti del Corinti che riguardano l'edificio termale: Rapporto 15-19 maggio 1895 (area presso il battistero): "Ritrovato il muro, che era investito dallo smalto, e fattolo spogliare delle superfetazioni, che lo occultavano, si è riconosciuto esser questo il muro interno di un edificio di epoca romana. Tale muro che ha la sua direzione da levante a ponente va ad allinearsi con uno di quelli notati, nel luglio-agosto 1887, dall'Ing. Fraschetti nello scavo, che fu fatto sulla Piazza del Duomo, per la collocazione del tubo dell'acqua potabile. Il muro, in quel tratto che rimane ora scoperto, mostra tre attacchi di altri muri, due dei quali, sulla faccia settentrionale, sono distanti fra loro m 2.30, e determinano la larghezza di un ambiente, le cui pareti erano investite di marmo." Rapporto 8-14 luglio 1895 (piscina presso la struttura della porta): "Si è trovato il rudere di una piscina in una parete centinata compresa nello spessore di un muro di cantina, la piscina corrisponde in parte dietro la vasca, già descritta nei precedenti rapporti; è rivestita di marmi, cementati con pozzolana, e il suo fondo si trova a livello di quello della vasca suddetta." Rapporto 22-28 luglio 1895: "La piscina suddetta era stata disfatta, in gran parte per lo scavo di una cantina; ma in quel residuo di muro, che di essa rimane, si trova ancora in posto la sistola di piombo, che serviva allo scolo delle acque. La piscina si trovò unita ad un ambiente il cui pavimento e le pareti erano, come quelle della piscina stessa, rivestite di marmi. Molti di questi avevano di già servito a decorare altri edifici, ed erano stati murati occultandone la parte corniciata o altrimenti decorata. La forma di tali decorazioni è rimasta improntata sullo smalto con cui i marmi erano cementati. Il piano dell'ambiente suddetto è coordinato per livello a quello dell'altro ambiente, pure rivestito di marmo, che viene indicato nel rapporto n. 49. Quest'ultimo pavimento, del quale rimaneva solo la traccia, nel muro, era elevato dal piano di terra di un metro circa, e attraverso al muro, sottostante al pavimento si trovava un'apertura, della quale non si seppe allora renderci ragione. Nel muro scoperto adesso, che appartiene a un ambiente interposto fra i due suddetti, si vede la traccia di due pavimenti, uno dei quali al piano di terra e l'altro superiore di circa m. 1.20. Nell'intervallo fra i due pavimenti si trovano tre aperture, che, per la loro somiglianzà con quelle di altri antichi stabilimenti termali, si riconoscono per bocche che servivano alla trasmissione dell'aria calda. A comprovare sempre più il carattere termale di questo edifizio di cui tutte le particolarità osservate sono congeneri a quelle delle diverse terme fin qui scoperte, si aggiungono i materiali, propri delle terme, quivi trovati. Fu trovato un blocco di smalto formato di detriti di cotto, dello spessore di circa 20 cent., gettato con superficie piana sotto e sopra, uguale a quelli che si trovarono usati pel solaio (suspensura) dei calidari. Nel disfare i ringrossi e i rimpelli, coi quali i muri delle terme furono rafforzati, per ricevere l'appoggio delle volte di cantina, e per servire di fondazione ai muri dell'episcopio, si trovarono impiegati in tali superfetazioni molti laterizi romani, fra i quali dei frammenti delle colonnette di mattoni, che avevano servito a sostegno del solaio. Si trovarono ancora gli avanzi dei mattoni tubulari già usati ad isolare le pareti della sala termale dai muri della fabbrica. Questi muri, per quel tratto che rimane compreso fra il piano dell'ippocausto e il pavimento sospeso, si trovano anneriti dal fuoco." Rapporto 29 luglio-4 agosto 1895: "Proseguito lo scavo sulla Piazza del Duomo al di là della facciata del demolito palazzo arcivescovile, è venuto in luce un pavimento a musaico romano di una stanza, che misura, da tramontana a mezzogiorno, m. 4.86." Rapporto 5-11 agosto 1895: "Nello scavo che si fa sulla Piazza del Duomo si è trovato un altro pavimento a musaico, che appartiene a una stanza attigua a quella indicata nel precedente rapporto, e dalla quale è separata da un muro divisorio dello spessore di 45 centimetri." Rapporto 19-25 agosto 1895 (corridio delle terme): "Questo andito, largo m. 1.33, è lungo da tramontana a mezzogiorno, m. 14.60, e fiancheggia, oltre le due stanze a musaico ripetutamente rammentate, una terza stanza, la quale è pavimentata con smalto. All'andito si accedeva dalla parte di mezzogiorno salendo uno scalino formato dalla soglia di macigno della porta. Dalla parte di tramontana questo andito o galleria fa capo ad una via, che si trova interposta fra le mura della città e il fabbricato (…) Sul lato di tramontana del corridoio e separato da questo con un muro di 59 cent., si trova un ambiente dal pavimento marmoreo e colle parete egualmente incrostate di marmo. Questa costruzione era già stata avvertita dall'Ing. Fraschetti in un Suo rapporto inserito nel giornale "La Nazione" il 7 agosto 1887, nell'occasione che quivi venne collocato il tubo dell'acqua potabile. Fra i materiali raccolti, il più notevole è un capitello corintio con foglie intagliate d'olivo. Il capitello misura 64 centimetri di altezza." Rapporto 16-22 settembre 1895: "Si è lavorato a disfare un largo e grosso smalto e alcuni muri medioevali dell'Episcopio, che investivano una parte delle terme. Si è così messo a nudo il vuoto sotterraneo di una cella, di pianta rettangolare, comunicante coll'ippocausto dell'attiguo calidario, per mezzo di una delle aperture, che servivano al passaggio dell'aria calda." Rapporto 30 settembre-6 ottobre 1895 (stanza attigia alle altre mosaicate): "che si è trovata pavimentata con embrici, ai quali era stato tolto l'orlo. Il genere di impiantito lo fa riconoscere per uno dei quei pavimenti su cui posavano i pilastrelli che sostenevano il solaio sospeso della camera termale. Sul lato di mezzogiorno il muro è strappato, ma sul pavimento ben si legge la traccia di un'apertura che stava nel muro stesso. Gli embrici del pavimento, corrispondenti a questa apertura si veggono anneriti e consumati dal fuoco. Sul lato di ponente si vede un'altra apertura, larga 45 cent., per la quale il calore si comunicava alla camera attigua. La stanza misura in pianta m. 3.26x3.72. Sopra il pavimento suddetto si sono trovate alcune monete di imperatori romani del IV secolo. I muri di questa stanza si trovano rasati al piano di 95 cent. circa, sopra al pavimento di embrici. Da questo piano si elevano le prime costruzioni medioevali. A questo piano corrispondeva un pavimento, formato alla rinfusa con lastre greggie di pietra e con frammenti di lastre di marmo. Nello strato di terreno di scarico compreso fra il pavimento romano e quello medioevale si sono trovati frammenti di anfore, di vasi e di altri materiali di cotto, dei marmi corniciati, alcuni frammenti di vetro etc. (…) Remossi gli embrici posti a pavimentare la stanza rammentata nell'ultimo rapporto, si è trovato che tre di questi sono marcati. Gli embrici sono della misura di centimetri 57x44."
Rif. bibliografico Bibliografia Pagine  
CORINTI 1976
CORINTI O., 1976, Firenze antica nei disegni di Corinto Corinti, «L’Universo», 56, pp. 1071-1143.
nn. 5, 7  
GALLI 1916
GALLI E., 1916, Dove sorse il bel S. Giovanni, «Rivista d'arte», IX/2, 1916, pp. 6-120.
20  
MAETZKE 1941
MAETZKE G., 1941, Florentia, Roma, 1941
68  
MAETZKE GA. 1996
MAETZKE GA., 1996, L’episcopio: testimonianze archeologiche dai vecchi scavi in piazza S. Giovanni, in CARDINI D. (a cura di), 1996, Il bel San Giovanni e Santa Maria del Fiore. Il centro di religioso di Firenze dal Tardo Antico al Rinascimento, Firenze. pp. 179-201
183  
MIRANDOLA 1999
MIRANDOLA R., 1999, Firenze, in GELICHI S. (a cura di), 1999, Archeologia urbana in Toscana. La città altomedievale, Padova, pp.59-72.
62  
OREFICE 1986
OREFICE N., 1986, Rilievi e memorie dell'antico centro di Firenze : 1885 – 1895, Firenze.
202 e ss.  
Foto Definizione Ubicazione Descrizione  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme  
Terme Piazza di San Giovanni Terme. Particolare del Mosaico  
 

 

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