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RITROVAMENTO NUMERO:109
Ubicazione: Piazza di Santa Felicita/Chiesa di S. Felicita , Firenze
Tipologia di ritrovamento: Strutture per il culto  
Precisazione tipologica: Edificio Di Culto  
Definizione: Edificio religioso/Chiesa?  
Descrizione breve:
Ambiente absidato pavimentato in coccio pesto con otto colonnette che lo suddividono il tre navatelle; sicuramente fu la cripta dell'edificio romanico.
 
   
Cronologia Inizio: Età Medievale   IX secolo d.C.
Cronologia Fine: Età Medievale   XI secolo d.C.
   
Data Compilazione: 25/07/2005  
Link alla Mappa:  
Negli scavi eseguiti nel 1933 sotto la direzione dell’Ingegner Niccoli furono ritrovati resti di pavimento in cocciopesto di un ambiente absidato (6x10 metri), e basi di colonnette; nel 1948 gli scavi condotti dal Maetzke misero in luce quattro coppie di fondamenti quadrangolari disposti ad intervalli regolari di metri 3 circa l’uno dall’altro ed il fondamento rettangolare di un altare. Le colonnette dovevano suddividere uno spazio con tre navatelle pressocchè uguali. L’ambiente è orientato come l’attuale chiesa e non appare in asse con l’abside attribuito alla basilica paleocristiana. Sull’interpretazione di questo ambiente i pareri sono assai discordanti; il Sampaolesi (SAMPAOLESI 1934a, p.306) attribuì tale ritrovamento ad una piccola chiesetta paleocristiana contemporanea al cimitero; questo era stato allo scoperto ed aveva avuto piccoli edifici funebri tra i quali, appunto, questa chiesetta. Per i Paatz ( PAATZ-PAATZ 1940-1954, p. 59) si trattava di una piccola basilica risalente al periodo paleocristiano o al massimo longobardo. Dopo gli ulteriori scavi, il Maetzke chiarì che la quota del pavimento in cocciopesto era inferiore a quella delle tombe e che l’ambiente non era assolutamente da mettere in relazione al cimitero o alla basilica paleocristiana, bensì si trattava, secondo lui, dei resti della cripta dell’edificio romanico. Egli scrisse (MAETZKE 1950: 77) : “Escluso infatti qualsiasi rapporto con la basilica cimiteriale, sono facilmente riconoscibili nei fondamenti disposti a coppie che investono anche alcune delle Formae, quelli di quattro coppie di colonnette, e nel cosiddetto oratorio absidato, che è strettamente collegato con alcuni di tali fondamenti e che era certamente almeno in parte sotterraneo perchè i muri che ancora lo recingono sono a facciavista solo internamente e perchè il pavimento è al livello del piano di posa dei fondamenti stessi, una cripta romanica.” Secondo il Maetzke sulle pareti di tale cripta erano i resti dell’affresco con il cristo in croce di cui parla il Gori ed il Richa nel 1700 (RICHA 1754-1762: IX, 258) Rilievi ulteriori compiuti negli anni '90 hanno permesso di chiarire che questo ambiente fu effettivamente la cripta della chiesa romanica (CALCATERRA-DELLA RATTA 1997). La piccola cripta 'ad oratorio' aveva un accesso dalla navata centrale sul lato occidentale, ma sono state rinvenute tracce di un altro accesso sulla parete meridionale (IBIDEM: 18). Ulteriori indagini potrebbero fugare ogni ulteriore dubbio sull'origine di questo oratorio, per capire se sia stato solo una cripta oppure parte delle costruzioni di età altomedievale (una sorta di 'riduzione' della basilica tardoantica ormai in rovina, come la vicina Santa Cecilia) e poi riutilizzato come cripta in età romanica.
Rif. bibliografico Bibliografia Pagine  
CALCATERRA-DELLA RATTA 1997
CALCATERRA G., DELLA RATTA M., 1997, L'ipogeo di Santa Felicita a Firenze: analisi delle strutture conservate, “Bollettino degli Ingegneri”, XLVI, 3, pp. 17-18.
 
MAETZKE 1957
MAETZKE G., 1957, Resti di basilica cimiteriale sotto Santa Felicita, «Notizie degli Scavi», pp. 282-324.
77  
PAATZ-PAATZ 1954
PAATZ W., PAATZ E., 1954, Die Kirchen von Florenz : ein kunstgeschichtliches Handbuch, 6 voll., Frankfurt.
59  
SAMPAOLESI 1934a
SAMPAOLESI P., 1934a, La chiesa di Santa Felicita in Firenze, «Rivista d'Arte», XVI, pp. 305-317.
306  
 

 

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